PIÙ IMPRESE NELLO STESSO LUOGO DI LAVORO: QUANDO SCATTA L’OBBLIGO DI REDAZIONE DEL DUVRI?
Cosa succede se più imprese o lavoratori autonomi si trovano a svolgere la propria attività lavorativa in uno stesso luogo di lavoro? Quale documento deve redigere il datore di lavoro committente che si avvale di esterni per lavorazioni nella propria realtà?
Quando più imprese si trovano a svolgere la loro attività lavorativa nello stesso luogo di lavoro si generano rischi interferenziali, secondo il Decreto Legislativo n°81 del 2008.
Per rischi da interferenza si intendono i rischi per i lavoratori dovuti al fatto che più imprese svolgono la loro attività nello stesso luogo di lavoro. Tali rischi sono dovuti a molteplici aspetti, tra i quali i macchinari presenti e introdotti, le sostanze, i processi lavorativi delle varie realtà aziendali ed altri fattori.
Il Testo unico sulla sicurezza attribuisce notevole importanza al rischio da interferenza, rendendo a tal proposito obbligatoria tra le varie cose la redazione di uno specifico documento, il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali (DUVRI).
Quando è obbligatoria la redazione del DUVRI?
L’obbligatorietà della stesura del DUVRI scatta nel momento in cui il datore di lavoro committente affida la realizzazione di determinati lavori o servizi all'interno della propria attività ad un'impresa appaltatrice esterna, o ad uno o più lavoratori autonomi (salvo quanto indicato al paragrafo successivo).
Nei casi sopra citati, il DUVRI deve essere redatto proprio dal Datore di lavoro committente, secondo l’articolo 26 del D.lgs. 81/2008, al fine di prevenire, eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti dall'interferenza in essere. In funzione di quanto stabilito nel DUVRI i datori di lavoro, rispettivamente dell'impresa committente e dell’impresa appaltatrice, dovranno, secondo il punto 2 dell’articolo 26 qui citato:
Quando non è obbligatoria la redazione del DUVRI?
Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza non dev’essere redatto per appalti di servizi di natura meramente intellettuale, per attività di sola fornitura di materiali o attrezzature, per lavori o servizi di durata non superiore a 5 uomini-giorno (nel caso di mansioni ad alto rischio tale limite non vale), settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali (a patto che sia presente un coordinatore qualificato).
Sanzioni per mancata redazione del DUVRI
qualora vi fosse una inadempienza in tal senso il datore di lavoro committente può incorrere nelle seguenti sanzioni:
Quando più imprese si trovano a svolgere la loro attività lavorativa nello stesso luogo di lavoro si generano rischi interferenziali, secondo il Decreto Legislativo n°81 del 2008.
Per rischi da interferenza si intendono i rischi per i lavoratori dovuti al fatto che più imprese svolgono la loro attività nello stesso luogo di lavoro. Tali rischi sono dovuti a molteplici aspetti, tra i quali i macchinari presenti e introdotti, le sostanze, i processi lavorativi delle varie realtà aziendali ed altri fattori.
Il Testo unico sulla sicurezza attribuisce notevole importanza al rischio da interferenza, rendendo a tal proposito obbligatoria tra le varie cose la redazione di uno specifico documento, il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali (DUVRI).
Quando è obbligatoria la redazione del DUVRI?
L’obbligatorietà della stesura del DUVRI scatta nel momento in cui il datore di lavoro committente affida la realizzazione di determinati lavori o servizi all'interno della propria attività ad un'impresa appaltatrice esterna, o ad uno o più lavoratori autonomi (salvo quanto indicato al paragrafo successivo).
Nei casi sopra citati, il DUVRI deve essere redatto proprio dal Datore di lavoro committente, secondo l’articolo 26 del D.lgs. 81/2008, al fine di prevenire, eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti dall'interferenza in essere. In funzione di quanto stabilito nel DUVRI i datori di lavoro, rispettivamente dell'impresa committente e dell’impresa appaltatrice, dovranno, secondo il punto 2 dell’articolo 26 qui citato:
- cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto;
- coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva.
Quando non è obbligatoria la redazione del DUVRI?
Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza non dev’essere redatto per appalti di servizi di natura meramente intellettuale, per attività di sola fornitura di materiali o attrezzature, per lavori o servizi di durata non superiore a 5 uomini-giorno (nel caso di mansioni ad alto rischio tale limite non vale), settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali (a patto che sia presente un coordinatore qualificato).
Sanzioni per mancata redazione del DUVRI
qualora vi fosse una inadempienza in tal senso il datore di lavoro committente può incorrere nelle seguenti sanzioni:
- multa da 2.500 € a 6.400 €;
- arresto e detenzione da 3 a 6 mesi.