CASO DI INSIEMI DI MACCHINE COME, AD ESEMPIO, UN TORNIO COLLEGATO AD UN CARICATORE DI BARRE
Nel caso di carrelli elevatori, come pure di insiemi di macchine che con il “CE unico” fanno una macchina sola, o ancora nella situazione di comunicazione “M2M” fra tornio e caricatore di barre, vediamo come assolvere al requisito RO3 richiesto dal Piano Transizione 4.0.
Il tornio ed il caricatore possono essere visti come una macchina unica ai sensi della Direttiva 2006/42/CE. In questo caso entrambi devono essere di nuovo acquisto e si può fare assolvere sia al tornio che al caricatore i requisiti RO1, RO2, RO3, RO4, RO5 nonché RU1, RU2. Per il caricatore il requisito RO3 consista nella “M2M”.
In alternativa a quanto qui sopra, il tornio ed il caricatore possono essere visti come due macchine che comunicano fra di loro con dati e/o segnali (“M2M”).
Nel citato caso di “M2M” si considera assolto il requisito RO3, ma non bisogna dimenticare che deve essere anche realizzata l’interconnessione al gestionale di fabbrica, requisito RO2, cioè la possibilità di caricamento da remoto di istruzioni.
Nel caso in cui mi trovo davanti ad una situazione di solo caricatore di barre di nuovo acquisto che viene collegato ad un tornio di vecchio acquisto, detto caricatore è agevolabile con il Credito d’imposta solo se comunica “M2M” col tornio (scambio di segnali e/o dati) senza che lo scambio riguardi aspetti collegati alla commessa di pezzi in lavorazione. Lo scambio può infatti riguardare il funzionamento in sé stesso delle due macchine collegate fra di loro.
Quel che non va dimenticato è che il caricatore assolva al requisito RO2, cioè alla possibilità di caricamento da remoto di istruzioni, possesso di un indirizzo IP, il protocollo sia standardizzato, ecc.
Dunque, l’errore che si potrebbe commettere è quello di pensare di potere agevolare fiscalmente il caricatore di nuovo acquisto senza interconnetterlo ai sistemi informativi di fabbrica.
E alla domanda se sia sufficiente che lo scambio di informazioni “M2M” possa essere riferito al solo funzionamento delle macchine e non necessariamente alla commessa in lavorazione, la risposta è che è sufficiente che lo scambio sia riferito al funzionamento dei beni.
P.S. Lo Studio è a disposizione per informazioni e preventivi sull’assistenza con rilascio della Perizia con Analisi Tecnica Giurate per Industria 4.0.
Il tornio ed il caricatore possono essere visti come una macchina unica ai sensi della Direttiva 2006/42/CE. In questo caso entrambi devono essere di nuovo acquisto e si può fare assolvere sia al tornio che al caricatore i requisiti RO1, RO2, RO3, RO4, RO5 nonché RU1, RU2. Per il caricatore il requisito RO3 consista nella “M2M”.
In alternativa a quanto qui sopra, il tornio ed il caricatore possono essere visti come due macchine che comunicano fra di loro con dati e/o segnali (“M2M”).
Nel citato caso di “M2M” si considera assolto il requisito RO3, ma non bisogna dimenticare che deve essere anche realizzata l’interconnessione al gestionale di fabbrica, requisito RO2, cioè la possibilità di caricamento da remoto di istruzioni.
Nel caso in cui mi trovo davanti ad una situazione di solo caricatore di barre di nuovo acquisto che viene collegato ad un tornio di vecchio acquisto, detto caricatore è agevolabile con il Credito d’imposta solo se comunica “M2M” col tornio (scambio di segnali e/o dati) senza che lo scambio riguardi aspetti collegati alla commessa di pezzi in lavorazione. Lo scambio può infatti riguardare il funzionamento in sé stesso delle due macchine collegate fra di loro.
Quel che non va dimenticato è che il caricatore assolva al requisito RO2, cioè alla possibilità di caricamento da remoto di istruzioni, possesso di un indirizzo IP, il protocollo sia standardizzato, ecc.
Dunque, l’errore che si potrebbe commettere è quello di pensare di potere agevolare fiscalmente il caricatore di nuovo acquisto senza interconnetterlo ai sistemi informativi di fabbrica.
E alla domanda se sia sufficiente che lo scambio di informazioni “M2M” possa essere riferito al solo funzionamento delle macchine e non necessariamente alla commessa in lavorazione, la risposta è che è sufficiente che lo scambio sia riferito al funzionamento dei beni.
P.S. Lo Studio è a disposizione per informazioni e preventivi sull’assistenza con rilascio della Perizia con Analisi Tecnica Giurate per Industria 4.0.