Industria 4.0 - premessa
La Legge di Bilancio per l’anno 2022 ha prorogato e rimodulato la normativa in tema di investimenti in beni materiali ed immateriali strumentali nuovi “Industria 4.0”.
Per effetto di tali ritocchi l’agevolazione ora spetta per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 al prossimo 31 dicembre 2025 ovvero al 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia accettato l’ordine e siano versati acconti pari almeno al 20% del costo di acquisizione.
Dette agevolazioni spettano alle imprese residenti in Italia in ordine con le norme in tema di sicurezza sul lavoro, non spetta ai lavoratori autonomi
Per i beni acquistati nuovi che fanno riferimento al regime fiscale previsto per lo scorso anno 2021 è riconosciuto un credito d’imposta pari al 50%.
Per i beni ricadenti nel regime fiscale afferente al corrente anno 2022 il credito d’imposta è pari al 40%.
Per i beni che ricadranno, invece, nel prossimo 2023 il credito d’imposta riconosciuto sarà pari al 20%.
Modello F24 e interconnessione
Il citato credito d’imposta lo si utilizza in F24 in tre quote annuali di pari importo a partire dalla data di avvenuta interconnessione dei beni alla rete aziendale.
Nel caso in cui il bene entri in funzione senza essere interconnesso è ammessa la fruizione di una quota ridotta del beneficio fino all’anno in cui esso sarà interconnesso, recuperando successivamente la quota parte in difetto non goduta inizialmente. In questi casi è opportuno che la perizia tecnica si componga di due parti, la prima parte serve a garantire l’imprenditore che i requisiti dei beni risultano rispondenti senza il rischio di invalidazione successiva, la seconda parte attesta l’avvenuta interconnessione. Non è tuttavia tassativo avvalersi della prima parte ma senza ciò sussiste un rischio di non potere poi asseverare l’intervento complessivo.
Perizia Tecnica
È richiesta la perizia tecnica da parte di un perito o ingegnere iscritti agli albi professionali ed essa deve tassativamente essere asseverata nel caso di importo dei beni acquistati superiore a € 300.000.
Comunicazione al MISE
Le aziende che hanno usufruito dell’agevolazione devono inviare una comunicazione al MISE utilizzando l’apposito modulo di cui Vi abbiamo dato indicazione in una precedente nostra News.
Detto modulo va inviato, tramite PEC e va firmato digitalmente.
La scadenza per l’invio del modulo è funzione del periodo in cui si effettua la dichiarazione dei redditi e tuttavia, in mancanza di invio non viene a decadere il diritto all’agevolazione. La comunicazione, infatti, ha valore ai fini del monitoraggio sull’andamento delle richieste di agevolazione.
A chi rivolgersi
Il nostro Studio si occupa di TUTTI gli aspetti strettamente tecnici per la rispondenza dei beni alfine del soddisfacimento dei requisiti richiesti dalla legge, nonché della produzione della Perizia Tecnica eventualmente Giurata.
Per gli aspetti strettamente fiscali, invece, è necessario riferirsi al proprio consulente fiscale.
 
Requisiti di regolarità contributivi dell’impresa
Il Durc in corso di validità all’atto di ciascun utilizzo dell’F24 costituisce assolvimento degli obblighi contributivi e previdenziali richiesti dalla normativa per potere godere dell’agevolazione.
Requisito del rispetto della normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
Il nostro Studio si occupa di verificare e, ove necessario, regolarizzare l’impresa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro per gli aspetti su cui essa dovesse risultare carente: in primo luogo la marcatura CE di insiemi di macchine laddove sprovviste, nonché l’aggiornamento del DVR che deve includere i nuovi beni acquisiti.
Cambio di proprietà del bene
L’eventuale cambio di proprietà del bene comporterà, comunque, la continuazione del beneficio in capo al nuovo soggetto proprietario purché il bene continui a mantenere i requisiti inizialmente periziati. È, dunque, necessario predisporre una nuova perizia tecnica per attestare la situazione venutasi a creare.
Cumulabilità del credito
Il credito è cumulabile con altre agevolazioni previste per lo stesso bene per un ammontare complessivo non superiore al costo del bene stesso.
Dimenticanza della citazione sulle fatture
È possibile, in caso di dimenticanza della citazione in fattura del riferimento normativo, emettere una fattura elettronica integrativa sotto forma di autofattura. In alternativa è ammesso stampare la fattura e aggiungere sulla copia cartacea la scritta “applicazione della disciplina del credito di imposta di cui all’articolo 1, commi da 185 a 197, L. 160/2019” secondo anche quanto il Vs consulente fiscale può indicarVi. Si ricorda, altresì, di riportare tale dicitura anche sui documenti di trasporto e sui contratti di compravendita dei beni.

P.S. Lo Studio è a disposizione per tutte le parti tecniche sopra illustrate e per ogni delucidazione in merito al tema Industria 4.0 e marcatura CE.