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DPI ANTICADUTA DI III CATEGORIA: FOCUS SU IMBRACATURA, CORDINI E SISTEMI RETRATTILI

I DPI di III categoria sono tutti i Dispositivi di Protezione Individuale destinati a proteggere i lavoratori da rischi di morte o lesioni gravi  e di carattere permanente. Per quanto riguarda le cadute dall’alto, qualora non fosse possibile utilizzare dispositivi di protezione collettiva è necessario impiegare DPI (dispositivi di protezione individuale), Il principale compito dei dispositivi anticaduta che rientrano nella III categoria è quello di salvaguardare il lavoratore dalle cadute dall’alto. Secondo il D.Lgs 81/08 un lavoro in quota è una qualunque attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad una altezza superiore a due metri rispetto ad un piano stabile. In tale categoria di dispositivi rientrano:
  • sistemi di arresto caduta con connettori + cordino + assorbitore;
  • dispositivo retrattile;
  • cintura di sicurezza;
  • dispositivi di ancoraggio uni 795 tipo A, B, C, E;
  • cordini;
  • dispositivo guidato uni 353.1 /353.2;
  • sistemi di arresto caduta con dispositivo guidato uni 353;
  • dispositivi scorrevoli su linea di ancoraggio;
  • imbracatura uni 361;
  • sistemi di arresto caduta con retrattile uni 360;
Vengono ora analizzati più nel dettaglio alcuni dei dispositivi sopracitati.
Cordini fissi:
Per quanto riguarda i cordini fissi, quindi non allungabili, essi collegano l’attacco sternale o dorsale dell’imbragatura ad un punto fisso o ancoraggio fisso, oppure collegano l’imbracatura mediante i due anelli laterali in essa presenti. Tali dispositivi devono essere regolati in modo tale che qualora un lavoratore dovesse cadere dall’alto, essi impediscono uno scivolamento di dislivello superiore ai 50 cm.
Cordini ad assorbimento:
In commercio oltre ai cordini fissi vi sono anche quelli ad assorbimento. Tale tipologia risulta più pericolosa in quanto in caso di caduta arresta il moto dell’operatore in un certo lasso di tempo, agendo quindi come un elastico. I cordini ad assorbimento permettono di preservare l’integrità della schiena ma non proteggono quindi contro il rischio di collisione con un corpo (ad esempio sporgente). Ai fini di un corretto utilizzo di questa tipologia di dispositivi l’addetto deve tenere uno spazio libero sottostante in quanto in caso di caduta l’assorbitore possiede una certa tolleranza, definita tirante d’aria (riportata nei libretti che accompagnano il dispositivo di interesse).
Retrattili:
Oltre ai cordini vi sono anche dei sistemi retrattili, molto spesso abbinati ad un assorbitore di energia che permette di dare loro una certa elasticità. Tali dispositivi funzionano come le cinture di sicurezza dell’automobile, ovvero in caso di caduta bloccano l’operatore (ma necessitano di un tirante d’aria sottostante).
Imbracatura:
Si analizza infine l’imbracatura, la quale deve essere sempre munita di libretto di istruzioni riportante il numero di serie esatto, l’anno di fabbricazione della stessa e la data di primo utilizzo che va posta in essere direttamente dall’utilizzatore, al primo utilizzo. Le ditte costruttrici ne devono garantire almeno una durata di 6 anni dalla fabbricazione e oltre la scadenza essa deve essere sostituita. Deve poi essere eseguito un controllo annuale, oltre ad uno visivo frequente sull’integrità, a seguito della data di primo utilizzo. Risulta doveroso ricordare che in caso di caduta dall’alto l’imbracatura deve essere sostituita, in quanto essa è certificata solo per un evento di caduta. Per preservarne l’integrità è fondamentale conservare bene l’imbragatura, evitandone l’esposizione al sole dopo l’utilizzo, ad esempio conservandola all’interno di un apposito sacco nero in dotazione all’acquisto che protegge dai raggi UV.
Per l’utilizzo corretto di questi DPI è inoltre necessario che i lavoratori siano adeguatamente formati, informati ed addestrati su come indossarli, pulirli, manutenerli, capire quando sostituirli e imparare ad utilizzarli in maniera corretta e consapevole, secondo l’articolo 77 del Testo Unico sulla Sicurezza. Risulta necessario precisare l’importanza delle ispezioni e manutenzioni periodiche su tali dispositivi (che devono essere a norma), le quali dovranno essere registrate in apposita scheda da tenere a disposizione dell’utilizzatore. Si ricorda in ogni caso che sono sempre prioritarie le misure di protezione collettiva. Solo in secondo luogo è necessario prevedere l'uso di sistemi di arresto caduta, descritti dall'art. 115 del D.Lgs 81/08.
 
 
Per informazioni: Tel. 049/9050016
 
Data: 24-09-2021
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